Nel 2020 investiti 235 miliardi a livello globale nel potenziamento della rete elettrica

by editore

A seguito dell’incremento della domanda energetica, nel 2020 sono stati investiti circa 235 miliardi di dollari nel potenziamento della rete elettrica. Ma entro il 2050 tali investimenti dovrebbero raggiungere i 636 miliardi di dollari. Infatti nel prossimo futuro la crescente elettrificazione dei consumi e dei trasporti sommata all’aumento della produzione da solare ed eolico renderanno necessario un ulteriore aggiornamento e rafforzamento della rete. È quanto emerge dal report Power Grid Long-Term Outlook 2021 pubblicato da BloombergNEF.

Le reti di distribuzione saranno sempre più importanti perché entrerà in funzione un numero crescente di impianti elettrici di piccole dimensioni. Lo sviluppo dei mercati eolico e fotovoltaico porterà entro il 2050 a una riduzione della dimensione media delle centrali elettriche installate che raggiungerà i 158 MW. Questo si tradurrà in un numero maggiore di impianti connessi diretti alla rete. Entro la metà del millennio, il 63% degli investimenti annuali sarà destinato alle reti di distribuzione (in crescita rispetto al 52% registrato nel 2020).

Inoltre gli investimenti in sensori e sistemi di automazione miglioreranno l’efficienza e l’affidabilità e ridurranno i costi capitali e operativi. La digitalizzazione dell’infrastruttura rappresenta il 36% (ovvero 4,7 trilioni di dollari) degli investimenti effettuati sulla rete. Questo aiuterà a migliorare l’utilizzo della rete stessa.

Investimenti annuali nel potenziamento della rete a livello mondiale

Si aggiunga poi che l’elettrificazione di trasporti e riscaldamento richiederà circa 2 trilioni di dollari di investimenti nella rete, circa il 14% degli investimenti totali che si stima saranno necessari nel 2050. Le utility necessiteranno di migliorare le connessioni dei loro clienti man mano che aumenterà il loro consumo di energia. Dovranno inoltre fornire ai nuovi clienti connessioni più efficienti e all’avanguardia, dotate ad esempio di stazioni di ricarica. La politica potrebbe accelerare il passo verso l’elettrificazione e il conseguente aumento di investimenti nel miglioramento della rete.

In questo scenario, la Cina sarà il più grande mercato elettrico al mondo tra il 2020 e il 2050, anche nel caso di un eventuale rallentamento nella crescita della domanda. Infatti, nelle previsioni trentennali di BloombergNEF, un quinto della spesa globale in rete (o 2,9 trilioni di dollari) sarà effettuato dalla nazione cinese. I sistemi di trasmissione ad altissima tensione continueranno a dominare contribuendo all’integrazione di energie rinnovabili di alta qualità e a distanza.

Gli investimenti negli Usa, attualmente il secondo mercato del mondo, caleranno (anche se quelli annuali supereranno i 100 miliardi di dollari entro il 2043) e lasceranno il posto all’Europa a causa di una crescita rallentata delle energie rinnovabili. Il nuovo presidente americano, tuttavia, potrebbe alimentare stanziamenti più ambizioni nella rete sulla scia degli obiettivi di decarbonizzazione ufficializzati di recente.

In generale BloombergNEF stima che entro il 2050 occorra un totale di almeno 14 trilioni di dollari di investimenti a supporto del sistema elettrico.

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