Un terzo del Recovery Fund al Green Deal; e in Italia potrebbe stabilizzare il Superbonus

by editore

Il 37% del Recovery Fund andrà al Green Deal, e quindi a tutte quelle iniziative volte alla lotta ai cambiamenti climatici in Europa. Lo ha annunciato mercoledì 16 settembre Ursula Gertrud von der Leyen, presidente della Commissione europea.  Proprio in merito al tema, von der Leyen ha avanzato la proposta di portare l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 dal 40 al 55% entro il 2030.

«L’obiettivo» ha spiegato Ursula Gertrud von der Leyen «è rimettere in piedi l’Unione per assicurare un futuro ai Paesi nel difficile momento di crisi del dopo pandemia». Secondo il team di ricerca Refinitiv Carbon Research, con la riduzione del 55% delle emissioni, i prezzi del carbone aumenteranno nel prossimo decennio del 55% passando dagli attuali 30 euro a tonnellata per arrivare a 50 euro a tonnellata nel 2030.

La ricerca indica che lo spostamento a un obiettivo più ambizioso, come quello del 55% del taglio delle emissioni entro il 2030, richiederebbe un’accelerazione nel ricorso alle energie rinnovabili la cui quota, nella produzione totale di energia dell’UE, potrebbe raggiungere il 65% o più entro il 2030, quasi un raddoppio dal livello del 35% del 2019.

Tornando alla decisione di destinare il 37% del Recovery Fund al Green Deal, la manovra potrebbe avere un impatto significativo anche sulle scelte del nostro governo.

Una più di tutte riguarda il Superbonus: se un terzo delle risorse verranno destinate al Green Deal, il governo nazionale potrebbe subito prorogare la maxi agevolazione. E quindi il termine per realizzare i lavori non sarà più il 31 dicembre 2021 ma il 31 dicembre 2024, per una spesa prevista di 30 miliardi di euro. Con la possibilità di un’ulteriore estensione.

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