Nel 2017 in Italia crescono gli investimenti delle top utility (+25,6%)

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Nel 2017 il fatturato complessivo delle prime 100 utility italiane è stato pari a 112 miliardi di euro, in calo del 2,1% rispetto al 2016, e pari al 6,5% del Pil italiano.

È quanto emerge dall’analisi Top Utility, realizzata da Althesys è presentata oggi, 21 febbraio, a Milano. Per quanto riguarda le attività relative al settore elettrico, l’analisi comprende otto grandi player energetici nazionali e internazionali, e cinque multiutility. Queste aziende rappresentano il 50,6% dell’energia elettrica generata in Italia. I loro ricavi totali, in ambito elettrico, registrano però un calo del 5% sul 2016.
Tra gli otto grandi player energetici, sette hanno un fatturato superiore al milione di euro, e una compreso tra 500 milioni e 1 miliardo.
Queste otto aziende si distinguono anche per la capacità di investire in innovazione, impianti, reti e attrezzature: gli investimenti sono stati infatti pari a 2,6 miliardi di euro (+21% sul 2016), che coprono il 46% degli investimenti totale delle prime 100 utility.

Sempre per quanto riguarda la voce investimenti in impianti, reti ed attrezzature, lo studio di Althesys evidenzia una crescita nel 2017 a 5,7 miliardi di euro contro i 4,5 miliardi del 2016 (+25,6%). A investire sono in netta prevalenza le aziende elettriche: circa 2,6 miliardi di euro, pari al 45,8% del totale (+32% sul 2016), mentre le multiutility hanno sfiorato i 2 miliardi (+20,9% sul 2016).

«L’analisi evidenzia la centralità del settore dei servizi di pubblica utilità per l’intero sistema Paese», commenta l’economista Alessandro Marangoni, Ceo di Althesys e coordinatore del gruppo di ricerca Top Utility. «L’enorme sforzo prodotto dalle imprese sul fronte dell’efficienza e delle tecnologie per migliorare infrastrutture, impianti e reti, evidenziato dal dato sugli investimenti, specie quello del settore idrico, testimonia l’evidente volontà delle imprese di scommettere sul futuro».

In occasione della giornata, sono stati assegnati anche i premi alle più importanti utility. Vince A2A nell’ambito delle “Eccellenze nei servizi pubblici” (in finale con Acque SpA, Aimag, Gruppo Cap e Smat); prima per “Sostenibilità” è invece Acque SpA (finalista con Brianzacque, Gruppo Cap, Estra e Nuove Acque).

Per la Comunicazione si è distinta Hera (con A2A, Aimag, Gruppo Cap, Etra), per “Ricerca e Innovazione” il Gruppo Cap (con Acquedotto Pugliese, Iren, Hera, Smat). Nella categoria “Consumatori e Territorio” la migliore è stata Aimag (con Acea, Aset, Nuove Acque, Smat) e, infine, Estra si è distinta nella categoria “Crif Performance Operative” (con A2A, CVA, Contarina, Savno).

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