“Con l’attuale quadro normativo non è possibile raggiungere gli obiettivi di sviluppo delle rinnovabili e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici, bilanciata con una equa tutela dei consumatori e delle piccole imprese”. Questo il fulcro del messaggio contenuto nella lettera che Italia Solare ha indirizzato al ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, nella quale evidenzia gli ostacoli al raggiungimento del target del 35% per l’efficienza e della quota minima del 35% di energia da rinnovabili nel consumo finale lordo dei Paesi dell’Unione.
L’associazione chiede che il nuovo decreto per l’incentivazione delle rinnovabili (attuazione dell’articolo 20 della legge 20 novembre 2017, n. 1679) non discrimini il fotovoltaico rispetto alle altre fonti. “In particolare”, si legge in una nota dell’associazione, “dovrà essere assicurata a tutte le tecnologie, compresa quella fotovoltaica, la partecipazione alle procedure di gara”, in modo tale da consentire alle grandi utilities, ai consumatori aggregati di energia e alle piccole e medie imprese di accedere agli incentivi, in aderenza alla politica comunitaria di partecipazione attiva ai mercati energetici.
In tema di tariffe domestiche dell’energia, l’associazione evidenzia come gli aumenti di spesa per un’ampia fascia della popolazione siano dovuti alla riforma già attuata e non agli oneri di sistema. Perciò, pur apprezzando la decisione di Arera (ex Aeegsi )di rimandare il terzo step della riforma, Italia Solare chiede di prendere in considerazione la modifica della struttura delle tariffe.
Sul tema della decurtazione degli incentivi agli impianti fotovoltaici a seguito di verifiche del GSE, l’associazione chiede che siano stabiliti criteri predefiniti sull’applicazione della riduzione compresa fra il 20 e l’80%, in modo da evitare la discrezionalità dell’ente di controllo. Inoltre, Italia Solare pone l’accento sulle criticità riguardanti il mercato della capacità, e in particolare sulla mancanza di meccanismi a regime di gestione della domanda che consentano di partecipare a breve al mercato del dispacciamento a unità di produzione da fonte rinnovabile non programmabile o a unità miste sia di consumo che di produzione. Infine l’Associazione sollecita la necessità di permettere la costituzione di reti elettriche private alimentate da fonte rinnovabile. Italia Solare chiede quindi un incontro al ministro per chiarire le varie tematiche evidenziate.
Per scaricare la lettera di Italia Solare al ministro Carlo Caldenda: https://www.solareb2b.it/wp-content/uploads/