Nel 2015 nuovi 147 GW di impianti da FER a livello globale; 50 GW nel fotovoltaico (+ 25%)

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Il 2015 è stato un anno record per le rinnovabili, con 147 GW di nuove installazioni, delle quali 50 GW riguardano il solare fotovoltaico. La tecnologia, cresciuta del 25% rispetto al 2014, portando l’installato globale a 227 GW, ha avuto il suo massimo sviluppo in Cina, Giappone e Stati Uniti. I Paesi con un parco fotovoltaico sufficiente a rispondere all’1% della loro domanda di energia elettrica hanno raggiunto quota 22, mentre diversi Paesi hanno abbondantemente superato questo traguardo, come ad esempio l’Italia con il 7,8%, la Grecia con il 6,5% e la Germania con il 6,4%.

I dati sono contenuti nel “Renewables 2016 Global Status Report” di REN 21, il network di istituzioni, associazioni, centri di ricerca e aziende impegnati nel sostegno delle rinnovabili.

Nel 2015 sono aumentati in modo esponenziale anche gli investimenti, raggiungendo 286 miliardi di dollari a livello globale, contro i 273 miliardi dell’anno precedente. Tra i motivi scatenanti di questo sviluppo in primo luogo vi è la raggiunta competitività tra il costo dell’energia prodotta con gli impianti che sfruttano le rinnovabili e quella prodotta con le fonti fossili, in diversi mercati del globo. Le fonti pulite sono inoltre in prima linea per l’elettrificazione nelle aree del Pianeta che non sono ancora connesse alla rete. Fondamentale è anche il supporto crescente dei Governi: erano 173 i Paesi che agli inizi del 2016 dichiaravano di avere obiettivi energetici rinnovabili in atto e 146 quelli che avevano già attuato politiche di sostegno. Infine, tra i fattori che hanno influito sulla crescita record, vi sono anche un più facile accesso ai finanziamenti, la preoccupazione per la sicurezza energetica e la sostenibilità ambiente e la crescente domanda di servizi energetici moderni nelle economie in via di sviluppo.

«Quello che è davvero notevole di questi risultati è che sono stati raggiunti in un momento in cui i prezzi dei combustibili fossili erano ai minimi storici, e le rinnovabili sono rimaste in posizione di significativo svantaggio in termini di sussidi governativi», ha spiegato Christine Lins, segretario esecutivo di REN21. «Per ogni dollaro speso a favore delle rinnovabili, infatti, quasi quattro dollari sono stati investiti per mantenere la nostra dipendenza dai combustibili fossili».

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(sb)